Meda (MB), 1927: nasce la società “Amedeo Cassina” per iniziativa dei figli, Cesare e Umberto Cassina. L’attività principale consiste nella lavorazione del legno per la produzione di tavolini, progetti elaborati internamente all’azienda.
La successiva distinzione fra progettazione e produzione, introdotta dalla partnership instaurata con architetti esterni, apre nuove strade all’azienda: l’attività del dopoguerra si lega profondamente al genio creativo di Gio Ponti, con cui l’impresa avvia un percorso di rinnovamento estetico.
Esito saliente di questo programma è la realizzazione degli interni del transatlantico italiano Andrea Doria, che consente al Made in Italy di varcare il confine americano e diffondere la conoscenza del design nell’intero continente. A sancire la nascita ufficiale del design italiano è il “Compasso d’Oro”, premio che nel 1954 – nonché prima edizione – Cassina si aggiudica con la sedia mod. 683, disegnata da Carlo De Carli con il sedile e lo schienale costituiti da un sottile foglio in compensato di frassino curvato.
Dagli anni Sessanta Cassina, forte della collaborazione con i designer emergenti a livello internazionale – Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand –, acquisisce i diritti di riedizione degli arredi riconosciuti fra i più significativi del Movimento Moderno, esplicitando la volontà di costruire una collezione secondo i principi di modernità e di eccellenza. Ad avvalorare questa intenzione, la costituzione della società Cassina & Busnelli, che introduce nuovi processi di lavorazione e promuove la ricerca sperimentale e innovativa.
Altrettanto significativa è l’apertura, nel 1968, dello showroom di Milano: dalla superficie di circa 1200 metri quadrati, sviluppati a livello stradale attorno ad una cupola di quasi 20 metri di diametro e 8 di altezza, il progetto di Mario Bellini fa di Cassina un autentico riferimento del Made in Italy.
Nei decenni a seguire, l’ascesa del brand non fa che rafforzarsi e consolidarsi nel panorama del design internazionale, fruttando importanti collaborazioni, la realizzazione di pezzi iconici e il conseguimento di traguardi significativi quali il sopracitato Compasso d’Oro. Tappe di una storia che vale la pena raccontare: in occasione dell’80° anniversario dalla sua nascita, viene pubblicato il libro “Made in Cassina” ed allestita – in onore dell’impresa – una mostra presso la Triennale di Milano. Una rilettura storico-critica di un importante percorso produttivo e progettuale.
Solo una decina di anni dopo, Cassina celebra l’anniversario rileggendo le icone del suo catalogo e proponendo visioni sul futuro dell’abitare, esposte in mostra presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano e narrate nel libro “This Will Be The Place”.
Seguono ulteriori iniziative, quali l’esperienza retail contemporanea che – nel 2018 – istituisce un dialogo tra i prodotti mediante ambienti caldi ed accoglienti coordinati secondo un sofisticato moodboard di nuances e materiali; e “The Cassina Perspective”, un orizzonte ampio e dettagliato di configurazioni per la casa in cui i prodotti dall’anima più innovativa e le icone del moderno disegnano spazi abitativi completi ed inclusivi, comunicando secondo un codice di eccellenza progettuale sui generis.
Quel che viene dopo è tutta storia… da scrivere.